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Verso la Specializzazione: il mio impegno per una consulenza legale sempre più qualificata nel diritto di famiglia.

  • avvdanielatorrisi
  • 10 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

In questo periodo di grande crescita professionale, sono felice di condividere un importante passo che ho intrapreso nel mio percorso: ho iniziato a frequentare la scuola biennale di specializzazione “Avvocati in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni”, organizzato dall’Associazione Cammino, in collaborazione con il Consiglio Nazionale Forense e i Dipartimenti di Giurisprudenza delle Università di Roma Tre, Cassino-Lazio Meridionale, Verona, Enna Kore, nonché con i Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso, Catania, Reggio Calabria, Roma, Venezia e Vicenza.


scuola di specializzazione in diritto delle persone della famiglia e dei minori

Questa scelta implica un impegno intenso e rigoroso, volto a perfezionare competenze specifiche e a maturare una conoscenza ancora più profonda in un ambito del diritto tanto complesso quanto fondamentale.


Un percorso di specializzazione riconosciuto

La specializzazione forense non è un titolo che ci si attribuisce da sé, ma il frutto di un percorso rigoroso e certificato. L’avvocato che desidera specializzarsi in una materia specifica deve frequentare una Scuola di Specializzazione, un percorso formativo intensivo riconosciuto dal Consiglio Nazionale Forense.

Questo cammino non è un semplice approfondimento, ma un’immersione totale nella materia, un dialogo continuo con la giurisprudenza, la dottrina e la prassi applicativa. Al termine della scuola, dopo un periodo di studio e confronto, superate le prove intermedie, l’avvocato affronta un esame finale, il cui superamento consente l’iscrizione all’Albo degli Avvocati Specialisti, tenuto dal CNF e riconosciuto dallo Stato e da tutti gli Ordini Forensi.

Non si tratta, dunque, di un titolo onorifico, ma di un riconoscimento formale che distingue chi ha scelto di dedicare la propria professione a un ambito specifico del diritto con un impegno costante e strutturato.

Ma la specializzazione non è un traguardo statico: è un impegno continuo. Per conservare il titolo di specialista, l’avvocato deve proseguire il proprio percorso formativo attraverso corsi, seminari e aggiornamenti che non solo riguardano la materia di competenza, ma che sono erogati da organismi accreditati e riconosciuti dal Consiglio Nazionale Forense ed è soggetto a verifica ogni tre anni. Questo significa che il sapere dello specialista non è solo costantemente rinnovato, ma è anche sottoposto a un criterio di qualità verificabile, un patrimonio di conoscenza affinato nel tempo secondo parametri di eccellenza.


La differenza tra un avvocato e un avvocato specialista

Non è una questione di aggiornamento: ogni avvocato, per definizione, è chiamato a studiare il caso con dedizione. La differenza risiede altrove, in una dimensione più sottile e profonda.

L’avvocato specialista non si limita a conoscere la legge: la abita. Il suo sguardo è allenato a cogliere i dettagli che sfuggono a un occhio meno esperto, a prevedere le implicazioni di una scelta processuale con una consapevolezza che nasce dall’esperienza mirata. Ha un’intuizione più affinata, perché il suo pensiero è immerso in quella materia ogni giorno, in ogni processo, in ogni riflessione.

Chi sceglie un avvocato specialista sceglie una guida che sa orientarsi con sicurezza in un territorio complesso, che sa distinguere le strade battute da quelle inesplorate, che conosce le insidie e le possibilità con una familiarità che solo la dedizione costante può offrire.

Non è solo una questione di preparazione, ma di sguardo. Di profondità. Di prospettiva.

E in diritto, come nella vita, sono spesso i dettagli a fare la differenza.

 
 
 

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